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lunedì 24 ottobre 2011

Articoli Stampa Italiana ed Estera su Vittorio Arrigoni

Arrigoni, l'attivista-giornalista

Impegnato nel volontariato a favore dei palestinesi,
ma anche cronista per il manifesto


Vittorio Arrigoni, rapitoe ucciso a Gaza
Vittorio Arrigoni, rapito
e ucciso a Gaza
MILANO - Vittorio Arrigoni era nato a Besana Brianza, in Lombardia. Il trentaseienne attivista per i Diritti Umani dell'International Solidarity Movement ucciso a Gaza, - come raccontava egli stesso, alias «Vik Utopia» sul suo profilo Facebook - affermava che il suo «non è un lavoro (non essendo retribuito) ma una vocazione». Vittorio, che aveva anche un blog seguitissimo, «Guerrilla radio», nel 2009 aveva pubblicato il libro Restiamo umani, che era anche il monito con cui chiudeva le corrispondenze per il manifesto dalla striscia di Gaza durante i giorni dell'assedio israeliano. I proventi sono stati devoluti interamente al Center for Democracy and Conflict Resolution, per finanziare progetti di assistenza ai bimbi rimasti gravemente feriti o traumatizzati durante l'assedio. Lui, Vittorio, «nonostante offerte allettanti come una tournée in giro per l'Italia con Noam Chomsky», aveva raccontato di aver deciso di «rimanere all'inferno, qui a Gaza».
L'AMICA - «Vittorio è una persona meravigliosa, che ama profondamente Gaza e la Palestina» spiegava Alessandra Capone, amica intima di Vittorio Arrigoni. La ragazza, attivista della Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese ha spiegato: «Sono stata contattata da amici palestinesi di Gaza, che non riuscivano a mettersi in contatto con Vittorio e che avevano vaghe notizie sul rapimento. Allora ho provato a chiamarlo sul cellulare ma senza esito». Dopo un po', quando gli stessi amici le hanno segnalato il video su Youtube, la dolorosa conferma.
Redazione online
http://www.corriere.it/esteri/11_aprile_14/arrigoni-scheda_ad49a3d0-66c4-11e0-a8cd-42b6ca6f7d7e.shtml
Fonte: corrieredellasera.it

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